dico solo che la cultura di ogni essere umano è influenzata da tanti fattori, dove si nasce e si cresce, l'ambiente familiare, le tradizioni di un luogo, dall'educazione, dalla formazione e così via. Cultura è quindi espressione di un modo di essere e di vivere, e di relazionarsi, di esprimersi. Nell'ambito del tratto culturale di ogni individuo c'è tutto, c'è la conoscenza nozionistica, la conoscenza specialistica, l'erudizione, il saper fare qualcosa, l'attitudine, il talento, e così via. nel nostro vivere il termine cultura indica un attributo qualitativo, abbinato spesso alla conoscenza (all'erudizione o al sapere "le cose"), e troppo poco al tratto complessivo dell'animo umano. per questo ribadisco ancora una volta un concetto, la cultura intesa nel senso di conoscenza, competenza, deve produrre bontà e non cattiveria, accettazione, non esclusione, deve marcatamente connotare l'umano per il tratto di gentilezza che il cinghialismo, anche erudito, dei tempi contemporanei tende a cancellare se non a scantonare relegandolo in una striscia dei fianchi del nostro essere materiali. la gentilezza come tratto culturale, ha poco a che fare con il trash, che non è tanto sull'aspetto esteriore che è anche quella una specificità che va rispettata come le altre, quanto piuttosto nell'atteggiamento, intellettuale, afflittivo, denigratorio, portante mulino all'appartenenza e così via. Tutto sommato, meglio ignoranti, ma conservando il proprio tratto culturale che desidera essere gentile, che pagare la tratta in un ipotetico viaggio nella cultura del trash dell'intelletto e dell'anima.
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